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Ricordo
la gioia quando bambino, arrivato a Bribano, dopo il lungo viaggio in treno da
Milano-Padova, salivo sul "trenino" per Agordo. Ormai il viaggio era
quasi terminato, mancavano "poco meno di due ore" e si era a Gosaldo.
Tutti questi momenti li ho rivissuti nell' agosto 2006 visitando la
mostra "1925-1955. La breve vita della ferrovia Bribano-Agordo"
ad Agordo. La mostra è stata allestita con una grande quantità di
prezioso materiale, esposto con cura e competenza dalla AICS - Via Vittorio
Veneto 166 - 32100 BELLUNO. |
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Treno
in partenza da Agordo
Cartolina con timbro data e
logo della mostra. |
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Al tempo dell' Impero Austriaco si
cominciò a percepire l' esigenza di una ferrovia che unisse Venezia
ed il Lago di Costanza.
Un programma dettagliato con allegati
i preventivi fu predisposto dall' ing. Giovanni Battista Locatelli e
fu pubblicato nel luglio del 1865.
Lo studio prevedeva diverse soluzioni
fra le quali anche una via attraverso l'Agordino, lungo il Cordevole,
passando per Livinallongo, passo Campolongo e discendere verso la
Val Badia.
Cliccando sull'
icona a destra si possono vedere le prime 10 pagine dell' opera in
formato PDF. Si consiglia vivamente l' acquisto in copia
anastatica per la particolarità e l' interesse della relazione
tecnica. |
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La viabilità della provincia di
Belluno ed in particolare dell' Agordino è stata sempre un grande
problema causa la conformazione del territorio. I
collegamenti erano difficili e si deve riconoscere alla Ferrovia
Bribano-Agordo di aver interrotto il secolare isolamento e di aver dato
un notevole impulso anche al turismo.
Durante la prima guerra mondiale l'
Esercito costruì un impianto DECAUVILLE a binario unico da
Bribano ad Agordo, utilizzando la strada provinciale, per il trasporto
di armamenti e vettovaglie. Nella cartolina a destra l'arrivo nella
piazza di Agordo. |
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Nell' aprile del 1922, a Roma, viene
approvata la costruzione della ferrovia agordina con tracciato
Sedico/Bribano - Agordo. La decisione del governo centrale è molto
importante per tutta la zona. La Società Montecatini, che
aveva ottenuto la concessione di costruzione ed esercizio allo scopo di trasportare la pirite estratta
dalle miniere della Val Imperina, con la consociata S.A.I.F. Società Anonima
Industriale Ferroviaria, su progetto dell' Ing.Augusto Piozzi
costruì la linea. I lavori di costruzione vennero assegnati alla
Società Anonima Bellunese
Costruzioni Civili, iniziarono nel giugno
1922 e
vennero conclusi nell'autunno
1924. |
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L’ 11 gennaio
1925
la linea iniziò il servizio regolare con
treni
viaggiatori, composti di
carrozze
a due assi e terrazzini. I
treni merci
di minerali erano
composti a Le Campe dove convergevano le
teleferiche della miniera e poi erano inoltrati sulla linea
nazionale. Altri trasporti
frequenti erano tronchi e tavole di legno, prodotti caseari in genere,
alimentari e industriali. |
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La stazione di Agordo Materiale rotabile in stazione Le maestranze La stazione di Rivamonte-La Valle |
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La ferrovia di km. 28,5 aveva una pendenza
massima del 31%. Era a scartamento normale per permettere ai
carri merce di proseguire sulla rete nazionale e, negli ultimi anni
di esercizio anche alcune automotrici FS furono usate per delle
corse dirette Padova-Agordo.
Il materiale rotabile era composto da 4
locomotive elettriche numerate LB1-LB4, costruzione
C.G.E.
(parte elettrica) e
Carminati e Toselli
(parte meccanica), del peso 36 t. e con velocità massima 60 km/h. Fu
una delle prime applicazioni ferroviarie della corrente continua ad
alta tensione.
C' erano poi le carrozze viaggiatori
a due assi con i terrazzini e i carri merci per trasportare minerali
e merci varie.
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Località
- La Stanga - prima e dopo la costruzione della ferrovia.
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Località ai Castéi
vista dall'alto del Forte di S.Martino. |
La galleria di
Ponte Alto |
La
ferrovia lungo il Canale
d'
Agordo. |
Imbocco sud della
1° galleria dei Castéi, località Tornér. |
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Il 16
novembre 1955, dopo appena un trentennio di vita, causa la
riduzione
dell' estrazione di pirite e lo sviluppo della motorizzazione
stradale la linea ferroviaria venne soppressa
nonostante le proteste delle popolazioni.
I quattro locomotori Lb 1/4
vennero trasferiti a Rho presso lo stabilimento Montecatini e
successivamente ceduti alla "Ferroviaria Italiana di Arezzo".
........però..... il
trenino faceva sempre il suo servizio ............ |
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Attualmente la
locomotiva LB1, restaurata, è esposta a Le Campe.
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